La Segreteria nazionale ha dibattuto il prioritario tema della pace, sconvolta dalle vicende nel vicino Oriente e in Ucraina, esprimendo la posizione unitaria del partito nel seguente documento:
INSIEME PER LA PACE
Le distruzioni della guerra si fanno sempre più devastanti in Ucraina e nel Medio Oriente e in molte altre parti del mondo.
INSIEME, che nel suo simbolo fa direttamente riferimento alla pace, pone a base della sua riflessione:
1) le parole della Costituzione nata dalla lotta di liberazione contro il totalitarismo nazifascista (art.11: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle contese internazionali”);
2) l’ininterrotto insegnamento della Chiesa Cattolica, dal “nulla è perduto con la pace, tutto può esserlo con la guerra” di Pio XII nel 1939 fino ai pressanti richiami di papa Francesco;
3) la tradizione politica di ispirazione cristiana da don Sturzo a Mattarella.
AFFERMA il proprio impegno morale e politico a difendere ovunque la pace e a lavorare per ricostruirla dove è stata distrutta dalla guerra.
Nella convinzione che non basti invocare la pace ma occorra creare le condizioni che la rendono possibile:
CHIEDE che siano rafforzate le istituzioni internazionali, a partire dall’ONU, per ristabilire i principi del diritto internazionale che, violati, aprono le porte a ulteriori conflitti, per generare efficaci processi di mediazione, iniziare percorsi di pace e giungere ad accordi in grado di interrompere le guerre in corso e garantirne l’attuazione.
CHIEDE che nel quadro della riforma dell’ONU l’Unione Europea abbia un seggio permanente nel Consiglio di Sicurezza e che sia abolito il diritto di veto.
RITIENE che l’Unione Europea, esempio importante di integrazione sovranazionale in grado di garantire la stabilità della pace tra Stati, debba impegnarsi concretamente per favorire e consolidare i processi di uscita della guerra e di ricostruzione della pace.
SOTTOLINEA l’urgenza che nell’odierno contesto internazionale l’Unione Europea si assuma pienamente le sue responsabilità di costruttrice di pace a cominciare da un ruolo attivo nella prevenzione dei conflitti imparando anche dagli errori compiuti e dalle omissioni del passato. Affinchè la sua azione per promuovere e difendere la pace sia efficace l’Unione Europea deve compiere seri passi avanti nella costruzione di una vera politica estera comune, ma anche di una capacità militare unitaria in funzione difensiva e di sostegno ad azioni di pace della comunità internazionale.
AUSPICA che, di fronte alla invasione dell’Ucraina, l’UE continui ad impegnarsi a difendere i diritti del Paese aggredito, lo sostenga nel respingere l’aggressione e collabori all’avvio di un equo processo di pace, impegnandosi anche a dare garanzie solide atte ad impedire, una volta raggiunta un’intesa, una ripresa dell’aggressione.
RIBADISCE, in riferimento al complesso e drammatico quadrante del Medio Oriente, la condanna della efferata azione terroristica di Hamas, il pieno sostegno al diritto di Israele di esistere in pace, ma anche quello del popolo palestinese ad avere un ambito territoriale stabile e sicuro.
CONDANNA fermamente le azioni di guerra “senza limiti” e le violazioni del diritto internazionale da parte di Israele che hanno portato all’uccisione di decine di migliaia di civili, così come il mancato rispetto della sovranità degli Stati limitrofi.
CHIEDE che l’UE contribuisca fortemente a garantire (sotto l’egida dell’ONU) la separazione tra i contendenti e accresca (anche sostenendo l’azione coraggiosa delle ONG) l’aiuto umanitario per le popolazioni duramente provate da anni di guerra.
CHIEDE infine, mentre condanna ogni forma di antisemitismo, che l’Italia si faccia promotrice di una più esplicita e vigorosa difesa da parte della UE della libertà religiosa in tutti i Paesi del mondo e dei cristiani troppo spesso oggetto di violenze.