INSIEME mentre ribadisce la sua più ferma condanna dell’aggressione militare russa all’Ucraina, perpetrata in violazione delle leggi internazionali e che sta causando enormi lutti alla popolazione civile, migrazioni di massa, distruzioni di città intere, chiede che si facciano tutti gli sforzi possibili per trovare la strada di una composizione negoziale del conflitto.
Chiede che mentre si sostiene il legittimo diritto dell’aggredito a difendersi non si manchi di esplorare e incoraggiare tutti i canali di dialogo per cercare una pace equa e rispettosa del diritto.
Ritiene che questa strada di composizione del conflitto debba fornire solide garanzie del rispetto da parte della Russia della sovranità e indipendenza della Ucraina, tutelare le minoranze linguistiche presenti in queste terre, prospettare la ricostruzione delle città distrutte e il ritorno dei profughi alle loro case e allo stesso tempo preparare le condizioni per disegnare una architettura di sicurezza e di pace su tutto il continente europeo che non escluda la Federazione Russa.
Questa strada dovrà prospettare anche un deciso cammino di riduzione bilanciata e controllata degli armamenti di tutte le parti.
In questo contesto INSIEME, anche alla luce delle gravi difficoltà economiche che vive anche il nostro Paese, ritiene sbagliato che s’incoraggi la produzione e la vendita di armamenti prevedendo l’eliminazione dell’Iva dalle armi.